A livello europeo è vietata l’importazione di Trachemys scripta, anche di ibridi. Al fine di gestire in modo più efficace e organico la problematica delle specie aliene invasive (IAS), l’Unione Europea ha emanato il Regolamento n. 1143/2014 che stabilisce le norme atte a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi sulla biodiversità causati dall’introduzione e dalla diffusione, sia deliberata che accidentale, delle specie IAS all’interno dell’Unione, nonché a ridurre al minimo e mitigare l’impatto che queste specie possono avere per la salute umana o l’economia. Trachemys scripta è stata inserita dall’IUCN tra le 100 specie esotiche invasive a maggiore impatto su habitat e specie autoctone, pertanto questa testuggine palustre americana è stata inserita nella lista delle IAS.
In Italia, tutte le specie aliene invasive, Trachemys scripta inclusa, non possono più essere: introdotte o fatte transitare nel territorio nazionale, detenute, allevate (neanche in confinamento), vendute o immesse sul mercato, utilizzate o cedute a titolo gratuito o scambiate, poste in condizione di riprodursi (anche in confinamento), rilasciate nell’ambiente. Il DLgs. 230/2017, all’ art. 26, introduce l’obbligo di denuncia del possesso di individui di specie esotiche invasive incluse nell’elenco europeo o nazionale.
Il decreto ministeriale dell’ambiente del 18 aprile 1996 include Chelydra serpentina, detta testuggine azzannatrice, tra gli animali pericolosi per i quali ne è vietata la detenzione e la vendita poiché ritenuta pericolosa per l’incolumità e la salute pubblica; quando è fuori dall’acqua diventa, infatti, molto aggressiva.
I proprietari, già in possesso delle testuggini dalle orecchie gialle e rosse (T. scripta e T. elegans) prima dell’iscrizione della specie negli elenchi (14/2/2018), possono continuare a detenere gli individui come animali da compagnia, custodendoli in modo che non ne sia possibile la fuga o il rilascio nell’ambiente naturale e impedendone la riproduzione.
In ogni caso debbono denunciare il possesso degli animali. I termini e le modalità di presentazione della domanda sono presenti nel sito www.mase.gov.it/pagina/specie-esotiche-invasive.
In alternativa possono affidare entro la stessa data gli individui in loro possesso a strutture pubbliche o private autorizzate, individuate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano.
Istruzioni passo passo: scarica il file pdf
Regione | Nome | Gestione | Informazioni |
Emilia Romagna | Cento a Neviano degli Arduini | ENPA Parma | ENPA sezione provinciale di Parma telefono 0521 1716793 (orari giovedì 17-19 e sabato 10-13) e Associazione Rescue Dogs di Noceto telefono 388 6443131 e rescue.dogs@libero.it |
Emilia Romagna | Centro a Mirandola di Riccò Federico | Azienda agricola di Riccò Federico | Riccò Federico: info@aziendaagricolaricco.it, telefono 334 9959604 (orari 9 – 12 e 15 – 19 dal lunedì al sabato) https://www.aziendaagricolaricco.it |
Emilia Romagna | Centro di Recupero Tartarughe Acquatiche Alloctone Pianura Cesenate | Tarta Club Italia | Mirko Giorgioni (vice-presidente Tarta Club Italia) centrorecupero@tartaclubitalia.it / info@tartaclubitalia.it sito: www.tartaclubitalia.it |
FVG | Centro Regionale detenzione anmali esotici | Regione FVG | dal lunedì al sabato dalle 15.30 alle 19.00 Baradel Damiano ai n. 348 4056523 o 338 4786312 o 0481 711574 https://www.regione.fvg.it |
Lazio | LabTer del Parco Riviera di Ulisse | Parco Riviera di Ulisse | Ad oggi esaurito, in attesa di nuovi spazi |
Liguria | Centro Bormida | Regione Liguria | Attivazione prevista 2023 |
Marche | Parco del Conero | Parco del Conero | Parco Naturale del Conero info@parcodelconero.eu 071/9331161 |
Marche | C.R.A.S Marche – Centro di Recupero Animali Selvatici Regionale | Provincia di Pesaro e Urbino | cras.pu@libero.it dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle 13.30 – telefono 3667786451 sabato dalle ore 7.00 alle ore 13.00 – telefono 3667786451 dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 6.00 – telefono 3667786450 festivi 24 ore su 24 – telefono 3667786450 |
Piemonte | Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo | Privato | Tel/Fax: 0171-82305 Cell: 328-5325296 E-mail: info@centrorecuperoselvatici.it https://www.centrorecuperoselvatici.it |
Puglia | Centro autorizzato Calimera | Regione Puglia/Città di Calimera | ogni giorno dalle 9.30 alle 12.30 324 8898814 info@msns.it https://www.msns.it/centro-recupero-fauna-selvatica |
Toscana | CRAS WWF “L’ASSIOLO” | WWF | 0585/241768 Cell. 360/234789 parcodidattico@virgilio.it; massacarrara@wwf.it centrodidatticoronchi@hotmail.it Sul web: http://centrodidatticowwfronchi.wordpress.com |
Umbria | Centro Ittiogenico del Trasimeno di S.Arcangelo | Provincia di Perugia | 366 8309346 orario: 08:30 – 13:00 – da lunedì a venerdì https://www.regione.umbria.it/turismo-attivita-sportive/centri-ittiogenici |
Veneto | Comune di Bovolone | Comune | Attivazione prevista nel 2024 |
La Testuggine palustre americana dalle guance gialle, Trachemys scripta scripta, (femmina adulta a sinistra, femmina di 3 anni di età a destra)
La Testuggine palustre americana dalle guance rosse, Trachemys scripta elegans, (femmina adulta a sinistra, femmina di 8 anni a destra).
La Testuggine palustre americana di Troost, Trachemys scripta troostii, (femmina adulta a sinistra, giovane femmina di 2 anni a destra).
Come riconoscere le tre sottospecie: da sinistra, piastrone di Trachemys s. elegans, di T.s. troostii e di Trachemys s. scripta.
(tratto da lifeasap.eu)
La detenzione da parte di privati di individui di testuggini palustri prevede un impegno continuato nel tempo perché questi animali possono essere molto longevi (possono vivere più di 35 anni) e richiedono cure costanti e il rispetto di precise norme igieniche.
Gli animali andrebbero alloggiati in apposite vasche di dimensioni adeguate alle loro dimensioni. Le vaschette in plastica di solito vendute abbinate all’animale (commercializzato nella gran parte dei casi in giovanissima età, taglia cosiddetta baby) sono troppo piccole e inadatte. Dopo un breve periodo diventano insufficienti e non garantiscono adeguate condizioni igieniche. L’ambiente ideale per la detenzione domestica è un acqua-terrario di misure rapportate alle dimensioni del carapace: ad es. 6 volte il carapace in lunghezza e 4 volte il carapace in larghezza per singolo individuo, con una zona di acqua profonda, dove l’animale possa nuotare, e una zona emersa dove soddisfare le esigenze terricole e le necessità di termoregolazione. Non sono rari i casi di piccole testuggini morte per sfinimento e annegamento perché costrette a nuotare all’infinito, dato il loro inserimento in un acquario privo di zone all’asciutto.
Nel caso si allevino due o più animali occorrerà garantire spazi proporzionalmente più ampi.
Per garantire migliori condizioni di allevamento per gli animali, si consiglia di dotare l’acquario di filtro per la pulizia dell’acqua, che deve essere regolarmente pulito e sostituito. Per questi animali è importante la gestione della temperatura, sia dell’acqua che della parte emersa. Occorre informarsi sulla temperatura ideale per la specie che si possiede ed evitare la differenza di temperatura tra le due zone non superi i 2-3°C. In acqua è possibile utilizzare un termoregolatore per mantenere la temperatura costante, che va tenuto separato e non deve mai venire in contatto diretto con gli animali, mentre per le zona emersa si possono utilizzare le lampade riscaldanti. In caso di animali detenuti al chiuso, sulla zona emersa si suggerisce di utilizzare lampade UVA e UVB fondamentali per mantenere i corretti ritmi circadiani e per la sintesi della vitamina B.
La vasca che ospita testuggini esotiche necessita di costanti interventi di pulizia e manutenzione e in particolare di periodici cambi parziali o totali dell’acqua (cadenza almeno settimanale) avendo cura di immettere sempre acqua con temperatura non difforme rispetto a quella che si sostituisce e comunque con caratteristiche chimico-fisiche idonee per l’allevamento della specie. Bisogna aver cura di rimuovere dalla vasca il cibo eventualmente non consumato.
È possibile tenere gli individui all’aperto anche tutto l’anno, salvo che in zone a clima particolarmente freddo. Qualora si disponga di un laghetto privato nel proprio giardino, lo si potrà dunque tranquillamente utilizzare per ospitarvi le testuggini, ma l’invaso andrà adeguatamente recintato con rete interrata almeno 50 cm e che sopravanzi dal terreno per almeno 60 cm e con la parte sommitale ripiegata verso l’interno per 20 cm, al fine di escludere ogni rischio di fuga.
ALIMENTAZIONE: è molto importante variare la dieta della testuggine per garantirne la salute generale, evitando assolutamente di somministrare solo un tipo di cibo. è possibile nutrirla con una grande varietà di cibi naturali (grilli, lombrichi, lumachine, pesciolini), frutta e verdura e con integratori vitaminici. Si può anche utilizzare cibo confezionato, ma non dovrebbe costituire più del 25% del totale, inoltre, sono fortemente sconsigliati i semplici gamberetti essicati, in quanto sono completamente sbilanciati e privi di vitamine indispensabili. Le testuggini piccole devono essere alimentate tutti i giorni; man mano che crescono, la frequenza dei pasti va diminuita, fino ad arrivare al ritmo di due o tre volte alla settimana.